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Cosa succede quando un gruppo di amici si ritrova in una casa isolata per scrivere racconti gialli e la realtà inizia a somigliare troppo alla finzione? In Un tranquillo weekend di scrittura di Alex Pavesi troviamo un romanzo che è un gioco di specchi, un labirinto letterario in cui ogni pagina sembra guardarti negli occhi e chiederti: sei davvero sicuro di sapere chi mente?

Un weekend, sei racconti, una verità.

Siamo nel 1999, nella campagna inglese battuta dalla pioggia. Sei amici accettano l’invito di Anatol, un uomo che ha appena perso il padre e che li ospita nella grande villa di famiglia. L’occasione? Il suo compleanno, del quale gli interessa ben poco, ma che diventa una scusa per un weekend dedicato alla scrittura. Ma non scrittura qualsiasi: ognuno dovrà comporre un racconto giallo in cui i protagonisti – vittime e colpevoli – siano proprio gli altri ospiti. I racconti, rigorosamente anonimi, diventano lo specchio (inquietante) delle relazioni, dei segreti, delle ossessioni.

E come spesso accade nei migliori mistery… la linea tra gioco e realtà si fa sottile. Troppo sottile.

Per me, quasi un tributo a Dieci piccoli indiani. Anche qui c’è una casa lontana dal mondo, un gruppo ristretto di personaggi, e una tensione che si addensa lentamente, fino a diventare quasi claustrofobica. Ma Pavesi non si ferma lì: non ti offre solo un enigma da risolvere, ti sfida a capire come viene costruito l’inganno.

Ogni racconto scritto dai personaggi è un frammento di specchio, e metterli insieme non basta. Devi anche capire chi ha scritto cosa, e soprattutto: perché?

Una lettura per chi ama i rompicapi.

Questo non è un giallo da leggere in metropolitana tra una fermata e l’altra. Un tranquillo weekend di scrittura richiede attenzione, voglia di osservare i dettagli, di prendere appunti. È una lettura da gustare lentamente, come un enigma da ricomporre con cura. Non nego che qualche passaggio è stato riletto più di una volta 😝.

Quindi:

✔️ Per chi ama i misteri psicologici, i giochi letterari e le atmosfere alla Agatha Christie
✔️ Per chi cerca un giallo che non sia solo una trama, ma anche una riflessione sulla scrittura e sull’identità
✔️ Per chi ama perdersi in case antiche, racconti dentro i racconti e verità da scovare tra le righe

“E se il vero omicidio non fosse quello più eclatante, ma quello più silenzioso, scritto su carta e nascosto tra le righe?”

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stefania.conti@leggisognascrivi.it

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